I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE SULLA LUCE DELLA CANDELA E SULLA LUCE INTERIORE
Come si trasforma il tuo stato interiore quando ti soffermi a osservare la fiamma di un fuoco, quella di una candela o il sole?
Di fronte al sole che tramonta o ad una silenziosa alba mattutina può capitare di incantarsi, di perdere il senso del tempo e forse di sperimentare un momento di profonda pace interiore e di connessione spirituale con la natura o il divino?
A volte, il restare ad osservare la fiamma del camino può trasformarsi in una forma di meditazione in cui la mente coinvolta nell’esperienza viene come rapita e diventa silenziosa e quieta. Sono esperienze comuni all’essere umano che accadono quando si lascia spazio alla propria parte percettiva, emozionale, artistica, “lunare”.
Nei tempi antichi venivano proposte meditazioni orientando l’attenzione sulla luce del sole surya prakash, il sole “bambino” che nasce all’alba e il sole del tramonto.
Sono i momenti in cui entrambe le situazioni l’occhio umano può fissare la luce solare senza esserne abbagliato e disturbato.
I testi yoga classici propongono di meditare sulla luce di una candela, Trataka, e sulla luce interiore percepita ad occhi chiusi, Atma prakash. Vengono consigliate pratiche per aumentare l’intensità luminosa in modo che la luce inondi la mente e trasformi lo stato di coscienza. Meditando sulla luce percepita all’altezza della fronte lo stato di coscienza del praticante si apre ad una dimensione infinita e trascendente.
Sono esperienze che ogni persona è in grado di avere se ben condotta da insegnanti che a loro volta ne hanno avuto una esperienza di prima mano.
QUALI SONO I BENEFICI DI QUESTE DUE MEDITAZIONI per l’uomo e la donna moderna con il loro stile di vita frenetico?
Se da un lato la ricerca scientifica, evidence based, pubblica ciclicamente nuovi studi e scopre sempre nuovi benefici dello yoga applicato ai problemi di salute, dall’altro lato anche le esperienze riportate dai praticanti che frequentano i corsi di gruppo o le lezioni individuali di yoga therapy secondo l’approccio dr Bhole costituiscono una interessante linea di ricerca e sviluppo della conoscenza yoga e dei suoi benefici.
Ho rivolto una domanda agli allievi dei corsi yoga il giorno successivo alla pratica di meditazione sulla luce interiore e sulla luce della candela:
«dopo le pratiche come è stata la qualità del tuo sonno, la tua energia e l’umore al risveglio?». Ho trovato molto stimolanti alcune loro risposte:
«Devo dire che già durante la pratica il rilassamento era stato molto profondo e la sensazione di benessere notevole, molto più del solito. Ho dormito bene e il mattino successivo quando mi sono svegliata ho fatto caso al fatto che mi sentivo “in pace”, meno inquieta e preoccupata rispetto al mio solito nel pensare alle cose da fare durante la giornata. La sensazione generale quindi è stata proprio quella di una maggiore serenità, mi sembra il termine corretto. Una mente un po’ più “ordinata” e meno chiassosa e un umore sereno, appunto. Pratica utilissima» (Francesca)
«Ti faccio una premessa: dopo ogni pratica yoga proposta al corso serale il mio stato d’animo, il mio sonno, il mio umore esprimono una sensazione di calma interiore. Dopo la lezione ho fatto la pratica con la candela, poi di corsa a dormire. Sonno super rilassante e il risveglio è sereno» (Ileana)
«Io la meditazione sulla candela la pratico un paio di volte alla settimana da circa un paio di mesi. L’aspetto che mi ha fatto continuare l’esercizio di questa pratica è che dopo un paio di minuti di fissazione della candela entro in una specie di zona di calma e pace, la mente si svuota completamente e riesco ad andare oltre ciò che mi circonda» (Samanta)
«La pratica di meditazione con la candela è sempre molto “illuminante” e gratificante! Già dalla sera stessa la mia energia era al top, per non parlare della concentrazione e della determinazione nei giorni seguenti. La lucidità mentale è un qualcosa di così netto, che anche le preoccupazioni, i lavori da svolgere e da organizzare prendono vita da sé e si risolvono leggermente!» (Francesca)
«Faccio un lavoro che sovraccarica la vista, in quanto devo fissare a distanza ravvicinata piccoli particolari e porto già degli occhiali con lenti importanti per vedere bene da vicino e a volte devo usare una lente che mi aiuta a vedere ancora meglio. I giorni seguenti alla pratica della candela vedo più nitido e soprattutto il carico visivo mi sembra più sopportabile. La pratica mi dà una distensione oculare che mi permette di lavorare meglio» (Gabriella)
«La notte successiva ho dormito bene ma soprattutto la mattina ero attiva e pimpante» (Franca)
«Il sonno è stato profondo e ristoratore» (Raffaella)
«Io ho dormito benissimo e mi sono svegliata particolarmente serena» (Serena)
«Ho dormito benissimo dopo la pratica! E mi sono svegliata con energia» (Marijke)
La scienza medica moderna ha studiato Trataka, l’attenzione focalizzata sulla luce della candela, investigando sui suoi possibili effetti. Una quindicina di articoli sono stati pubblicati dal 2010 ad oggi sulla banca dati biomedica di Pub Med, alcuni dei quali evidenziano interessanti benefici ed un ampio spettro di applicazioni in vari disturbi e condizioni.
Giuseppe Goldoni